Gli attivisti di ultima generazione imbrattano Palazzo Vecchio a Fi

Gli attivisti di ultima generazione imbrattano Palazzo Vecchio a Fi

Vernice arancione lavabile sulla facciata dell’edificio per l’ennesima azione di protesta degli ambientalisti. Il sindaco Nardella in prima linea per pulire i danni, Sangiuliano vuole inasprire le sanzioni.

Per chi voleesse esplorare gli interni di Palazzo Vecchio, consigliamo la consultazionhe queto articolo.

“Lo scempio di Palazzo Vecchio è l’ennesima azione sconsiderata, puro vandalismo senza alcuna attenuante. Non si tratta di gesti dimostrativi senza danni, perché oltre ai notevoli costi di pulizia che ricadono sulla collettività vanno considerate le conseguenze sul piano dell’immagine dell’Italia, intimamente legata al patrimonio culturale nazionale. Stiamo lavorando a un rafforzamento del sistema sanzionatorio soprattutto a norme che facciamo pagare ai responsabili i costi di pulizia e ripristino dei luoghi”. Così il ministro Gennaro Sangiuliano denuncia, senza possibilità di appello, l’ultima azione di disturbo degli attivisti di Ultima Generazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’emergenza climatica.

ULTIMA GENERAZIONE CONTRO PALAZZO VECCHIO

La protesta ambientalista, stavolta, ha preso di mira la facciata di Palazzo Vecchio, sede del municipio di Firenze in piazza della Signoria, imbrattata con vernice lavabile arancione. Secondo le modalità ormai note, il blitz degli attivisti si è svolto in pieno giorno, sotto gli occhi dei numerosi turisti che affollano il centro della città, e casualmente in concomitanza con un sopralluogo del sindaco Dario Nardella all’Arengario, per valutare con una squadra di restauratori come intervenire sulle statue presenti all’ingresso di Palazzo Vecchio. Per questo la risposta del sindaco, intervenuto in prima persona per bloccare l’incursione, è stata subitanea: mentre i due ambientalisti responsabili del gesto venivano portati via dalla polizia urbana per l’identificazione e la denuncia, le operazioni di pulizia sono iniziate tempestivamente, con Nardella impegnato sul ponteggio mobile con spazzole e spugne insieme ai restauratori (per ripulire tutto sono stati necessari 5mila litri d’acqua, fanno sapere dal Comune, dettaglio, questo, non indifferente, considerando che l’azione vorrebbe sensibilizzare anche sullo spreco di risorse essenziali). Poco più tardi, il Primo Cittadino di Firenze si è pronunciato duramente contro l’accaduto: “L’attacco all’arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi davanti alla violenza e che nascono per il bene dell’umanità, non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile”. In Toscana, l’episodio segue le proteste che nelle scorse settimane avevano colpito il Palazzo della Regione e la sede fiorentina del Ministero dell’Economia.

L’INCONTRO TRA ATTIVISTI E MUSEI

Ma a fronte delle posizioni di totale chiusura rivendicate da Sangiuliano e Nardella, tra pochi giorni, a Milano, il mondo dell’attivismo ambientale e quello della cultura cercheranno un confronto in occasione di Fa’ la cosa giusta, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Il 25 marzo saranno i direttori di alcuni musei italiani e i portavoce di Ultima Generazione e Fridays for Future ad animare il primo incontro tra le parti in cerca di possibili alleanze per il bene comune.

Articolo di Livia Monragnoli da Artribune del 17 marzo 2023

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