Appello della Uildm: «Anche noi facciamo compere». Via le barriere architettoniche al Nimbus club.
PIETRASANTA. Sono passati più di tre anni e mezzo dalla
“Skarrozzata”, iniziativa promossa dall’Unione lotta alla distrofia
muscolare (Uildm) per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inaccessibilità
di molte attività commerciali per chi si muove in carrozzina. Ma il problema,
dovuto anche a fondi dotati di scalini o ingressi stretti, è ancora lungi
dall’essere risolto. E così il presidente Gilberto Dati lancia un nuovo appello
agli esercenti del centro storico, ricordando che l’abbattimento delle barriere
architettoniche riguarda tutti i disabili, residenti e non. «Abbiamo accolto
con entusiasmo l’intervento effettuato dal Comune in piazza Matteotti, nella
zona della ciclopista – dice – perché le radici degli alberi costituivano un
grosso problema. Idem gli interventi nelle scuole e al centro del l’Osterietta.
Ma non basta». Il riferimento, come detto, e a molti negozi della città. «Anche
noi andiamo a far compere – prosegue Dati – e così pure i turisti costretti a
muoversi in carrozzina. Il fatto è che ci sono attività in cui è difficile
entrare, specie dove sono presenti delle scale interne. Per le altre invece
basterebbe posizionare delle pedane leggerissime e rimovibili, chiaramente
dov’è possibile. Vorrebbe dire offrire un servizio a 360°, non solo ai disabili
residenti ma anche ai turisti». La Uildm tra l’altro aveva avviato un progetto,
poi slittato a settembre a causa dell’emergenza sanitaria, insieme alla Croce
Verde e al ‘Don Lazzeri-Stagi’, proprio per abbattere le barriere
architettoniche: mappare le abitazioni dei disabili, fondamentale per
soccorrerli in caso di gravi calamità. Di conseguenza è stato rimandato anche
l’altro progetto per infondere nei giovani lo spirito del volontariato, mentre
la casa-vacanze di Focette, non potendo quest’anno ospitare i gruppi di
disabili, accoglierà il servizio di fisioterapia. Buone notizie, invece, per i
giovani disabili che frequentano la colonia marina di Fiumetto gestita da tre
anni dal ‘Nimbus surfing club’ sia per i servizi in spiaggia sia per praticare sport
acquatici. Una delle due strutture, quella lato sud, con un investimento di
25mila euro sarà oggetto di lavori di adeguamento e di abbattimento delle
barriere architettoniche. Redatto da Sandro Dal Pino e Ilaria Fancello, il
progetto prevede la realizzazione di servizi igienici per disabili con tanto di
rampa larga un metro e mezzo, corrimano, allargamento della porta di accesso,
impianto elettrico e idro-sanitario e altro ancora. Inoltre verrà rifatta la
pavimentazione esterna, in lastre di cemento, e installato un sistema di
allarme con pulsantiera.
di Daniele Masseglia da La Nazione del
27.05.2020
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