In Città Alta e in montagna itinerari turistici su misura oltre barriere e diversità per chi ha disabilità, ma non solo. Un lavoro per i soggetti fragili.
Un tour in carrozzina che, in barba a scale e dislivelli, tocca le principali attrazioni, da Piazza Vecchia al Campanone, ma anche percorsi pensati per scoprire Città Alta inseguendo il gocciolio di una fontana, toccando il marmo fresco di una statua, gustando il sapore di un gelato tipico. E ancora, un soggiorno, che sa andare oltre le barriere e le diversità, immersi nel verde e nei sapori della Val Taleggio.
Sono le proposte che la cooperativa Bergamo Lavoro in collaborazione con Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi) e Uicibe (Unione Invalidi Civili Bergamo) lancia nell’anno che vede Bergamo Brescia Capitale della Cultura, benché «Storicity», finanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, da Fondazione Cariplo e dal programma Rinascimento Bergamo, ha iniziato a essere immaginato diversi anni fa, «durante la pandemia – ricorda Carla Rossi, presidente di Bergamo Lavoro -, quando avevamo la necessità di guardare oltre».
Negli anni questo progetto di turismo innovativo e accessibile ha iniziato a strutturarsi, ricevendo il supporto di tante realtà territoriali, dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà fino a Confcooperative Bergamo, «felice – dichiara la sua vicepresidente Cinzia Baronchelli – di promuovere così proposte adatte non solo a persone con difficoltà motorie, cognitive e sensoriali, ma perfette anche per le famiglie con nonni e bambini piccoli, per donne in dolce attesa o per chiunque voglia vivere un’esperienza inclusiva».
Tutti infatti «indipendentemente dalle proprie capacità e caratteristiche – commenta Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca – hanno il diritto di godersi la visita di una città o di scoprire le bellezze naturalistiche di un territorio».
Per questo «Storicity» promuove, attraverso l’omonimo sito, due pacchetti turistici, uno in Città Alta e uno in Val Taleggio, con percorsi turistici su misura (accessibili alle carrozzine, ad esempio) e con visite polisensoriali (che passano attraverso l’esplorazione tattile, la fruizione sonora e olfattiva), progettate in collaborazione con l’architetto e guida Nicola Eynard. Ad affiancare lui e altri colleghi nei tour ci saranno dei «facilitatori», figure che supporteranno il turista in ogni sua esigenza, e i cosiddetti «storiguy», persone con fragilità che, attraverso il loro racconto, consentiranno di cogliere aspetti originali, insoliti. Il progetto intende offrire opportunità occupazionali a soggetti fragili (9 hanno già intrapreso una formazione specifica) da inserire nell’accompagnamento, nell’accoglienza, nel trasporto e nella pulizia delle strutture.
Accanto ai due pacchetti turistici «Storicity» mette infatti a disposizione otto strutture ricettive (2 unità immobiliari a Bergamo, 4 ad Azzano San Paolo e 2 a Pizzino, in Val Taleggio), recentemente ristrutturate e progettate per essere accessibili a tutti. Su quest’ultimo aspetto pone l’attenzione Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, che sottolinea come «è un tema molto attuale. Il progetto offre uno sguardo che crea una cultura nuova: non si rincorrono l’accessibilità e l’inclusione ma, al contrario, queste sono al centro della progettazione».
Corriere della Sera del 25/02/2023 di Michela Offredi
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