Il sistema museale dell’antica città di Luni comprende l’Area Archeologica della città romana e il Museo Nazionale che raccoglie i reperti degli scavi effettuati in decenni di ricerche archeologiche.
La colonia di Luni fu fondata dai Romani nel 177 a.C., per stabilirvi un posto avanzato contro i Liguri Apuani, ai quali avevano faticosamente strappato quel territorio; il nome della città deriverebbe da una dea primitiva italica o dalla forma a falce del porto cittadino.
Con il consolidamento del dominio romano, la colonia iniziò la propria ascesa economica: la città ebbe, infatti, un’industria di scultori del marmo, forse una fonderia di bronzi ed una fabbrica di oggetti in vetro; i cives lunensi erano anche abili commercianti e seppero trarre vantaggi dalle materie prime della zona: esportavano legname delle foreste appenniniche, i celebri formaggi della zona cari a Marziale e a Plinio, i vini locali, ma soprattutto il marmo, fra cui soprattutto il richiestissimo marmo bianco.
A partire dall’epoca di Augusto, la città conobbe un ulteriore periodo di ascesa e di splendore, con un notevole sviluppo monumentale. Ancora nel 416 Rutilio Namaziano ne ammirava dal mare le bianche mura e cantava di una terra ricca di marmi che sfidano il candore dei gigli e delle bianche nevi.
Nel 642, la città fu occupata militarmente dai Longobardi guidati da Rotari, poi passò sotto il dominio dei Franchi. Il famoso assalto dei Normanni dell’860 segnò infine l’inizio della definitiva fase di decadenza della città. Il progressivo impaludamento della zona, il conseguente diffondersi della malaria, l’abbandono delle abitazioni, portarono nel 1204 al trasferimento della sede vescovile a Sarzana e Luni perse l’ultimo ed il più importante carattere della sua condizione di città.
Della colonia romana rimangono oggi, dopo gli scavi iniziati già nell’Ottocento e proseguiti fino ai giorni nostri, numerose testimonianze monumentali della ricchezza della città: i templi, l’anfiteatro, le ville private decorate con affreschi e mosaici, la cattedrale altomedievale. Ceramica, monete, statue, epigrafi ed altri reperti sono invece conservati nel museo, accolto da alcuni edifici che insistono nell’area dell’antica Luni.
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