CAPUA. Nonostante l’alta vocazione turistica e un ricco patrimonio monumentale, la Regina del Volturno non è assolutamente una città di facile «accessibilità» per i diversamente abili, soprattutto per quelli con problemi di deambulazione.
Barriere architettoniche e ascensori non funzionanti se non inesistenti
anche negli uffici pubblici contestualizzano, purtroppo, una situazione che si
protrae nel tempo e alla quale non si riesce a trovare rimedio. A farne le
spese, non sono solo i turisti ma anche i cittadini compresi gli anziani che
quotidianamente devono convivere con l’indifferenza delle istituzioni. Le
persone con patologie di natura visiva non godono di maggiore attenzione,
essendo il centro urbano sprovvisto di dispositivi tattili ed acustici che
potrebbero essere particolarmente utili per il passeggiamento e
l’attraversamento delle strade. I marciapiedi, muniti di leggere discese
destinate alle carrozzelle o alle sedie a rotelle, sono spesso occupati come in
via Largo Porta Napoli – da moto e auto in sosta vietata. E in altri tratti,
come in via Parisi, in Via Napoli e in Via Grotte San Lazzaro, è addirittura
preferibile defluire sulla strada piuttosto che sugli stessi marciapiedi,
deformi e pieni di insidie.
Sembra quasi paradossale, ma pure alcuni uffici del Comune di Capua non sono
raggiungibili da persone con disabilità motorie, tra i quali non vanno neppure
dimenticati gli anziani costretti con molte difficoltà a raggiungere i piani
alti dell’ente municipale.
I locali dell’Anagrafe e dello Stato Civile, situati all’interno del complesso
dell’Annunziata, lungo il Corso Appio, non sono provvisti di ascensore. Nel
sede principale del Comune, in piazza dei Giudici, l’impianto c’è, ma non è
funzionante. L’ascensore, che conduce alle stanze del sindaco, della giunta,
dell’Ecologia, del segretario generale, dell’ufficio legale e del settore
amministrativo, è guasto. E lo è, purtroppo, da mesi, nonostante le lamentele e
i ghigni delle persone costrette a incamminarsi verso la scalinata.
Un’alternativa, questa, preclusa comunque ai diversamente abili che, sulla
sedia a rotelle o in stampelle, non hanno alcuna possibilità di accedere ai
piani superiori.
Anche i bambini, purtroppo, pagano gli effetti come ha dichiarato il
consigliere comunale Roberto Caiazzo – di «gestioni sorde e indifferenti». «La
città di Capua non ha ancora un numero adeguato di giostrine per giovani
disabili, nonostante come ha evidenziato lo stesso consigliere di opposizione
del Movimento Cinque Stelle – l’ente municipale abbia avuto la possibilità di
partecipare, traendone benefici economici, a un bando regionale per l’acquisto
e l’installazione di giochi destinati a minori con disabilità. Inoltre ha
infine aggiunto – abbiamo presentato una mozione per far aderire il Comune al
Peba (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche)». Un input, che
si spera l’ente saprà cogliere.
di Giulio Sferragatta da Il Mattino del 15.02.2020
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