Cosa significa essere donna e persona con disabilità; essere di origine straniera e persona con disabilità; essere persona LGBT+ e persona con disabilità e per questo essere discriminati?
Le persone con disabilità sanno purtroppo bene come questa loro condizione
possa essere motivo di discriminazione in vari ambiti. Ad aggravare questa
realtà e, talvolta, addirittura una discriminazione doppia, o multipla,
che si verifica ad esempio quando una persona con disabilità è anche una
persona omosessuale, una donna, uno straniero.
Per fare emergere queste realtà, la FISH, la Federazione Italiana per il
Superamento dell’Handicap, si rivolge direttamente alle persone con disabilità
che subiscano o abbiano subito discriminazione, stigma, abusi,
molestie o altre forme di discriminazione multipla, proponendo tre
questionari anonimi su altrettante possibili condizioni di discriminazione
plurima: essere donna e persona con disabilità: essere di origine straniera
e persona con disabilità; essere persona LGBT+ e persona con disabilità.
La ricerca è parte di uno specifico progetto della Federazione Italiana per il
Superamento dell’Handicap (FISH) dedicato appunto alla discriminazione plurima.
Il titolo è significativo: “Disabilità: la discriminazione non si somma,
si moltiplica – Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le
discriminazioni multiple”, riconosciuto meritevole di finanziamento dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso lo specifico Fondo
per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo
settore.
I QUESTIONARI
Tre i questionari anonimi:
1. Il primo, su donne e disabilità, è la seconda
edizione di un’indagine sul tema della violenza nei confronti delle
donne con disabilità: VERA 2, Violence Emergence, Recognition and
Awareness. Il questionario si rivolge a tutte le donne con
disabilità, indipendentemente dal fatto che abbiano subito violenza, anche
a quelle che hanno già risposto alla prima edizione della ricerca.
2. Il secondo questionario, dedicato a migranti e disabilità, si rivolge
alle persone con disabilità di origine straniera, sia di prima o di
seconda generazione, quindi migranti in Italia da un Paese straniero o nate in
Italia da almeno un genitore straniero.
3. Il terzo questionario pone l’attenzione sulle persone LGBT+ con disabilità e mira ad
indagare il tema delle discriminazioni multiple rispetto a due fattori di
rischio: la disabilità e l’orientamento sessuale o l’identità di genere.
L’appello di FISH è allora rivolto a chiunque viva queste condizioni ma anche
alle organizzazioni delle persone con disabilità affinché promuovano
l’iniziativa.
Da Disabili.com-18 mag 2020
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