Cinque milioni, che si aggiungono ai 3 messi a disposizione da Comune e Acer “per recuperare un immobile che oggi – ha commentato il sindaco Bellelli – presenta un alto rischio sociale oltre a un preoccupante fenomeno di ghettizzazione e degrado. Il progetto è ambizioso così come l’obiettivo da centrare: l’integrazione e una diversa fruizione collettiva di quel luogo”.
Carpi è
rientrato con il proprio piano di recupero del Biscione di via Unione Sovietica
fra i quattro progetti finanziati dal bando da 21 milioni della Regione
Emilia Romagna e diretto a migliorare e ampliare l’offerta di alloggi di
edilizia residenziale sociale e pubblica, attraverso il recupero e la
realizzazione di nuove case popolari e sociali, la messa in sicurezza e
l’efficientamento energetico degli immobili esistenti, l’eliminazione delle
barriere architettoniche negli edifici per garantirne l’accessibilità e
incrementare così la qualità urbana dei quartieri da riqualificare.
Carpi – unica città non capoluogo di provincia – unitamente a Rimini, Reggio
Emilia e Ravenna si aggiudicano così quasi 21 milioni di euro.
Cinque milioni, che si aggiungono ai 3 messi a disposizione da Comune e Acer,
(originariamente destinati a edilizia residenziale pubblica nell’ex Consorzio
agrario, ma reindirizzati poi sul biscione in questa seconda legislatura grazie
all’intervento deciso dell’assessore Riccardo Righi) “per recuperare un
immobile che oggi – ha commentato il sindaco Alberto Bellelli – presenta
un rischio sociale oltre a un preoccupante fenomeno di ghettizzazione e
degrado. Siamo molto soddisfatti perché la strategia urbana è quella che
migliora la qualità di vita dei cittadini. Il progetto è ambizioso così come
l’obiettivo da centrare: l’integrazione e una diversa fruizione collettiva di
quel luogo”.
Da COOPERATIVA RADIO BRUNO srl-22 ore fa
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