Ha da pochi giorni fatto il suo debutto in libreria la prima biografia a fumetti autorizzata di Carlo Pedersoli, meglio noto come Bud Spencer. Una storia di avventure, amori, medaglie olimpiche e… cazzotti! Con la prefazione dei figli Cristiana, Diamante e Giuseppe Pedersoli.
Quanti attori possono dire di avere avuto una vita avventurosa quanto quella dei personaggi che hanno interpretato sullo schermo? Pochi, pochissimi. Tra loro spicca sicuramente Carlo Pedersoli, meglio noto come Bud Spencer: nuotatore di livello olimpico, camionista in Sud America e, soprattutto, eroe di decine di film a base di humour e scazzottate.
A ripercorrere la vita e le avventure sullo schermo del compianto “attorone” napoletano (romano di adozione) è oggi un nuovo fumetto: una storia in bianco e nero portata sugli scaffali in occasione del quinquennale dalla scomparsa del protagonista avvenuta il 27 giugno 2016.
IL FUMETTO SU BUD SPENCER
Edito da ReNoir Comics, il libro – dal titolo Bud Spencer – ripercorre le tappe principali della biografia dell’amato personaggio televisivo. Incontrato per caso in aeroporto dal piccolo Luca, l’attore si lascia andare a una serie di racconti sul suo passato: aneddoti simpatici e coloriti di un autentico mito della nostra cultura cinematografica.
Lo sceneggiatore del fumetto è Marco Sonseri, già scrittore per ReNoir Comics delle biografie di Giorgio Perlasca, Paolo Borsellino e don Puglisi. Per lui “Bud Spencer è come uno di famiglia, una di quelle persone che vorresti avere come amico, molto rassicurante, ma soprattutto negli adulti rievoca l’età della spensieratezza, l’infanzia”. I disegni, invece, sono di Roberto Lauciello, che si cimenta con un altro mito pop italiano dopo il graphic novel sulla “maglia nera” del ciclismo Luigi Malabrocca. “Nei gesti e negli sguardi che ho disegnato”, racconta l’autore, “credo di essere riuscito a esprimere tutta la dolcezza di questo gigante buono nei confronti dei più deboli. Anche attraverso la sua incredibile storia si capisce la profonda bontà d’animo del grande Carlo Pedersoli”.
di Alex Urso da ArtTribune
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