«Ai lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità o in condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche, viene riconosciuto sino a fine aprile lo status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate»: lo aveva stabilito un articolo del Decreto Legge “Cura Italia”, tuttora, però, inapplicato, a causa delle ambiguità presenti nel testo. Ora, in sede di approvazione al Senato del Decreto Legge, è stato approvato un emendamento che tuttavia, come sottolinea il Servizio HandyLex.org, complica ulteriormente le cose.
In più di un’occasione, come avevamo riferito sulle nostre pagine, sia la FISH
(Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sia il Servizio
HandyLex.org avevano lamentato la mancata esigibilità di un articolo del
Decreto Legge 18/20, cosiddetto “Cura Italia”, ad oltre venti giorni
dall’entrata in vigore di esso, ciò che aveva creato molto disagio tra le
persone con disabilità, e in particolare tra quelle che lavorano.
Di quale articolo si tratti e che cosa esso preveda, lo spiega bene lo stesso
Servizio HandyLex.org: «È l’articolo 26, per il quale ai lavoratori dipendenti
pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con
connotazione di gravità, nonché ai lavoratori in possesso di certificazione
“rilasciata dai competenti organi medico legali”, attestante una condizione di
rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o
dallo svolgimento di relative terapie salvavita anche se non sono in possesso
della certificazione di handicap con connotazione di gravità (basta il comma 1
dell’articolo 3 della Legge 104/92), viene riconosciuto sino a fine aprile lo
status di ricovero ospedaliero sulle assenze effettuate».
Come viene sottolineato sempre da HandyLex.org, «le ambiguità e i coni d’ombra
di quel testo hanno comportato fino ad oggi la mancata applicazione di quel
diritto, nonostante le numerose richieste, proteste, istanze».
Il 9 aprile, dunque, il Senato ha approvato il testo del Decreto Legge 18/20,
modificato da un maxi-emendamento su cui il Governo ha posto la fiducia, e in
tale àmbito è stata accolta la proposta dei senatori Errani, Floridia, Maiorino
e Pirro (Emendamento 19.1000/20) che purtroppo, secondo quanto si legge in
HandyLex.org, «se possibile complica ulteriormente il testo originale,
generando sovraccarichi ulteriori per le persone, nonché restringendo la
possibilità di fruizione. Risulta altresì molto improbabile che il testo,
passato ora al vaglio della Camera, venga modificato in tale sede».
L’analisi e la comparazione operata da HandyLex.org tra il testo originale del
Decreto Legge e l’emendamento approvato è puntuale e accurata. Ne suggeriamo
caldamente la consultazione ai Lettori (a questo link).
Da Superando.it del 14.04.2020
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