Amat ha avviato una serie di mappature delle barriere architettoniche da abbattere. Due gli ambiti di lavoro: i percorsi pedonali che uniscono i siti olimpici alla più vicina fermata della metro e quelli che connettono tra loro i siti stessi.
Una lunga linea che taglia la città da sudest a nordovest, da Rogoredo al Meazza. È lungoquest’asse obliquo che il Comune intende cominciare a lavorare per rendere Milano una città universalmente accessibile. Certo, senza dimenticare il resto del tessuto cittadino. Ma è qui che si accavallano le urgenze più pressanti, legate nello specifico alle Paralimpiadi del 2026.
Da La Repubblica del 27 aprile 2023 di Giovanni Migone
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