La campagna di #solounminuto. Ronconi chiede il volume delle sanzioni per chi ostruisce il passaggio alle carrozzine: «È una questione di sicurezza».
GROSSETO. Nei giorni scorsi l’assessorato alla polizia municipale del Comune di Grosseto ha reso noti i numeri delle multe fatte agli automobilisti che guidano attaccati al cellulare: 124 in un anno. E le multe fatte a chi parcheggia la macchina sugli scivoli dei marciapiedi o sulle strisce pedonali? Quante sono? La domanda la pone Lorella Ronconi, attivista grossetana per i diritti delle persone diversamente abili e fondatrice di #solounminuto, la pagina Facebook nata nell’ottobre 2017 – e che ha fatto scuola in Italia – per segnalare le auto che impediscono a chi è in carrozzina di salire e scendere dal marciapiede. «Sono felice che si comunichino i numeri delle multe a chi viaggia parlando al cellulare perché è una questione di sicurezza – dice Lorella Ronconi – ma come #solounminuto vorrei sapere anche quando verranno i dati delle multe fatte a chi parcheggia ostacolando la circolazione delle persone con disabilità, perché anche questa è questione di sicurezza». Chi è in carrozzina e trova lo scivolo occupato da un’auto non ha scelta: o rimane fermo, o deve passare direttamente dalla strada, fianco a fianco alle auto che passano. Di casi così #solounminuto ne ha registrati a migliaia in questi anni, sia a Grosseto sia nel resto d’Italia, con segnalazioni quotidiane che arrivano da ogni provincia. Purtroppo il rispetto delle regole e la sensibilità sono ancora latitanti in questo ambito. Proprio in questi giorni la pagina Facebook #solounminuto ha segnalato il caso di una Cinquecento lasciata precisa precisa davanti allo scivolo e sulle strisce in via Pian d’Alma. E di una Opel parcheggiata all’ospedale in uno stallo per disabili, forte di un “permesso” handicap che non riportava alcun dato, né data di rilascio, né di scadenza e neppure il timbro del Comune. Insomma, praticamente una fotocopia a colori.Di lavoro da fare, insomma, ce n’è tanto ancora. Ma come si può dare una virata di senso civico agli automobilisti? «Sarebbe bello fare insieme una campagna di informazione con gli agenti della Municipale – lancia l’idea Lorella – una più forte collaborazione e magari servirebbero dei rinforzi di personale perché, quando chiamiamo per segnalare auto che non rispettano le regole, ci sia un immediato intervento da parte degli agenti». (F.F.)
GROSSETO. Nei giorni scorsi l’assessorato alla polizia municipale del Comune di Grosseto ha reso noti i numeri delle multe fatte agli automobilisti che guidano attaccati al cellulare: 124 in un anno. E le multe fatte a chi parcheggia la macchina sugli scivoli dei marciapiedi o sulle strisce pedonali? Quante sono? La domanda la pone Lorella Ronconi, attivista grossetana per i diritti delle persone diversamente abili e fondatrice di #solounminuto, la pagina Facebook nata nell’ottobre 2017 – e che ha fatto scuola in Italia – per segnalare le auto che impediscono a chi è in carrozzina di salire e scendere dal marciapiede. «Sono felice che si comunichino i numeri delle multe a chi viaggia parlando al cellulare perché è una questione di sicurezza – dice Lorella Ronconi – ma come #solounminuto vorrei sapere anche quando verranno i dati delle multe fatte a chi parcheggia ostacolando la circolazione delle persone con disabilità, perché anche questa è questione di sicurezza». Chi è in carrozzina e trova lo scivolo occupato da un’auto non ha scelta: o rimane fermo, o deve passare direttamente dalla strada, fianco a fianco alle auto che passano. Di casi così #solounminuto ne ha registrati a migliaia in questi anni, sia a Grosseto sia nel resto d’Italia, con segnalazioni quotidiane che arrivano da ogni provincia. Purtroppo il rispetto delle regole e la sensibilità sono ancora latitanti in questo ambito. Proprio in questi giorni la pagina Facebook #solounminuto ha segnalato il caso di una Cinquecento lasciata precisa precisa davanti allo scivolo e sulle strisce in via Pian d’Alma. E di una Opel parcheggiata all’ospedale in uno stallo per disabili, forte di un “permesso” handicap che non riportava alcun dato, né data di rilascio, né di scadenza e neppure il timbro del Comune. Insomma, praticamente una fotocopia a colori.Di lavoro da fare, insomma, ce n’è tanto ancora. Ma come si può dare una virata di senso civico agli automobilisti? «Sarebbe bello fare insieme una campagna di informazione con gli agenti della Municipale – lancia l’idea Lorella – una più forte collaborazione e magari servirebbero dei rinforzi di personale perché, quando chiamiamo per segnalare auto che non rispettano le regole, ci sia un immediato intervento da parte degli agenti». (F.F.)
Da Il Tirreno del 09.12.2019
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