Campagna degli agenti del Quartiere 1, avviata a gennaio con l’obiettivo di accertare che gli stalli siano in effetti destinati a chi possiede regolarmente il contrassegno, ha consentito di sottoporre a verifica ulteriori 220 veicoli (e le corrispettive autorizzazioni) su oltre 400 posti rilevando per 24 mezzi un totale di 33 violazioni alle normative.
MODENA. C’è chi ha usato il permesso del genitore deceduto e chi ha esibito l’autorizzazione di una parente acquisita sconosciuta: è di una sanzione ogni dieci veicoli controllati la media delle irregolarità riscontrate dalla Polizia locale di Modena sulle auto in sosta negli spazi per disabili in centro storico.
Rimane stabile anche tra febbraio e inizio marzo il trend degli illeciti: la campagna degli agenti del Quartiere 1, avviata a gennaio con l’obiettivo di accertare che gli stalli siano in effetti destinati a chi possiede regolarmente il contrassegno, ha consentito di sottoporre a verifica ulteriori 220 veicoli (e le corrispettive autorizzazioni) su oltre 400 posti rilevando per 24 mezzi un totale di 33 violazioni alle normative.
In particolare le sanzioni elevate nel rispetto dell’articolo 158 del Codice della strada, ovvero la sosta non autorizzata sugli spazi per invalidi, sono state 24. Inoltre, dal momento che in alcuni casi sono stati contestati più illeciti per la stessa auto, 9 sono stati gli episodi di mancato rispetto dell’ordinanza comunale per uso improprio del contrassegno, che è strettamente personale e può essere usato solo a servizio della persona che ne è titolare. Di questi, 6 hanno riguardato veicoli con permesso intestato a persone non presenti e 3 sono stati i casi di intestazione dell’autorizzazione a soggetti deceduti.
Tra i vari illeciti registrati sulle strade dagli agenti, chiamati spesso ad approfondimenti anche grazie all’attività dei colleghi negli uffici, emergono le vicende di persone che utilizzavano il pass di un genitore scomparso; in una circostanza una ragazza ha sostenuto che il congiunto fosse impegnato in una visita medica in centro storico quando invece non era più in vita. Tra gli altri episodi, un giovane ha esibito il contrassegno della nonna centenaria che però si trovava ricoverata in tutt’altra zona. Una signora invece ha utilizzato il permesso della zia del compagno, da lei nemmeno conosciuta, sul veicolo dell’uomo che peraltro era all’estero. Infine, l’attività d’indagine su un’auto che per giorni è entrata in zona Ztl ha consentito di riscontrare che il conducente si muoveva in centro mentre la nonna era da un’altra parte della città; sentita dagli operatori, l’anziana titolare dell’autorizzazione avrebbe perfino affermato di non sapere nulla del contrassegno. I riscontri delle ultime settimane della Polizia locale del Quartiere 1, finalizzati come detto a garantire la fruibilità dei posteggi a coloro che ne hanno diritto, seguono i controlli di inizio anno: in totale da gennaio sono stati sottoposti a verifica oltre 400 veicoli rilevando 66 irregolarità. Nel dettaglio 47 sono state le violazioni dell’articolo 158 del Codice della strada e 19 i casi di mancato rispetto dell’ordinanza comunale. L’importo della sanzione è di 87 euro (60,90 se pagata entro cinque giorni), oltre alla rimozione del veicolo e alla decurtazione di 2 punti dalla patente di guida del conducente. In caso di sosta, quindi, il proprietario del veicolo deve dichiarare chi fosse alla guida al momento della commissione dell’illecito. L’ordinanza comunale comporta inoltre l’applicazione della sanzione accessoria del ritiro del contrassegno quando si è in presenza di recidiva. A Modena gli stalli per disabili in centro storico sono 429, una quarantina dei quali sono stati realizzati nell’ultimo quinquennio, dei quali 116 in zona Ztl. Il numero complessivo dei contrassegni rilasciati ai residenti è di circa 5 mila e naturalmente sono utilizzabili anche quelli emessi dagli altri Comuni a livello nazionale ed europeo. Per informazioni: www.comune.modena.it/ztl/invalidi-e-persone-con-disabilita
Da Gazzetta di Modena-1 ora fa
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