«I rappresentanti di Famiglie, Associazioni e Consulte Romane componenti dell’Osservatorio capitolino sul Trasporto per le persone con disabilità denunciano gravi disservizi nel trasporto del Comune di Roma, giunto ormai a una situazione non più tollerabile»: è quanto si legge in una nota diffusa congiuntamente da FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FAND Roma (Federazione tra le Associazioni Nazionale delle Persone con Disabilità) e UICI Roma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme alla Consulta Cittadina di Roma per i problemi delle persone con disabilità, alla Consulta H del Municipio XII e alla Consulta Permanente della Disabilità del Municipio XV.
«Sono ormai quotidiane – scrivono le varie organizzazioni – le difficoltà per le persone con disabilità della Capitale che devono recarsi al lavoro, che studiano o che devono sottoporsi a cure e terapie. L’entrata in vigore del Nuovo Regolamento aveva avuto un plauso dalle varie rappresentanze delle persone con disabilità, in quanto andava incontro all’esercizio del diritto di scelta e, per la prima volta, si rivolgeva a tutti i tipi di disabilità, ma da subito si è compreso che il numero esiguo di vettori aderenti all’Albo e con un numero limitato di vetture attrezzate, avrebbe potuto rendere inadeguato il servizio. Ad oggi, dunque, sono emerse con forza tutte le criticità per i beneficiari con diverse disabilità, che continuano ad avere difficoltà di prenotazione e orari con tempistiche non adeguate ai propri impegni di lavoro, fisioterapia o altro».
«Paradossalmente – prosegue la nota – la situazione più critica è quella delle persone in carrozzina, in quanto i vettori autorizzati hanno pochi automezzi adattati per il trasporto delle persone in sedie a ruote. Un servizio, nei confronti di costoro, completamente inadeguato. Come può dunque una città come Roma permettersi simili comportamenti? Non esiste, infatti, un piano di trasporti individuali per le persone più fragili, ciò che soprattutto in periodi di pandemia rappresenta una vera e propria discriminazione, soprattutto se fondata su ragioni tecnico amministrative».
«In sostanza – si conclude – non si trovano vetture disponibili, non è possibile prenotare le corse ricorrenti e il sistema che doveva consentire il controllo delle corse è inaffidabile e causa di continui errori. Sin da subito, per altro, avevamo denunciato la gravità della situazione e sollecitato interventi volti a risolverla, ma qualsiasi nostra proposta è stata ignorata se non osteggiata». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@fishlazio.it.
Da Superando del 29/10/2020
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