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Il Museo Enzo Ferrari a Modena

Il nome di Enzo Ferrari è famoso in tutto il mondo per aver creato il mito del Cavallino Rampante nell’automobilismo di gran lusso e sportivo. Ogni Ferrari costruita è come una dichiarazione d’amore simbolica verso l’arte automobilistica abbinata alla tecnica suprema. Questo è il messaggio trasmesso dal “Drake”, come veniva soprannominato Enzo, che ad ogni sua creazione, pensava già al futuro. Ecco perché il Museo Enzo Ferrari a Modena rappresenta una tappa fondamentale per conoscere e capire il motivo per cui Ferrari è sinonimo del Made in Italy nel mondo.

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«Noi invalidi segregati in casa già prima del Covid»

La testimonianza di una cinquantenne in sedia a rotelle tra barriere architettoniche e pacchi che spariscono

Lo sfogo: «A chi si lamenta di non poter uscire per qualche settimana, dico, mettetevi nei nostri panni». La sua battaglia tra i tentativi infruttuosi di trovare un appartamento adatto e il problema, irrisolto, con le consegne del postino. La risposta della Posta: «A breve una soluzione.

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Avviata l’indagine di mercato per individuare gli operatori da invitare alla gara per la riqualificazione: si punta a consegna lavori in estate, poi 90 giorni per ultimare opere

Non si può certo dire che la procedura per la riqualificazione del palazzetto Giuseppe Di Vittorio sia stata rapida. D’altronde il piano ‘Sport e periferie’ in questione è del 2016 ed a quattro anni di distanza la partita è ancora da chiudere. Fatto sta che il Comune di Terni, dopo il via libera dello scorso gennaio per far scattare l’iter, ha avviato l’indagine di mercato – non vincolante – per individuare gli operatori da invitare alla procedura negoziata per l’appalto da 171 mila euro. Per la consegna dei lavori si punta a giugno.

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Il “Sirai” ed il suo gemello finlandese: nati per creare ostacoli architettonici al contagio – di Mario Marroccu

L’Ospedale di “Carbonia” ha un gemello. Si trova a PAIMIO in Finlandia. Fu progettato da ALVAR AALTO e dalla moglie AINO MARSIO, architetti finlandesi. Quel progetto nel 1928 vinse un concorso e divenne famoso tanto che oggi viene studiato in tutte le Università del mondo e citato nei testi di Storia della Architettura. Gli Americani si convertirono subito al progetto di ALVAR AALTO e presero a costruire ospedali simili. Quell’Ospedale venne portato a termine nel 1933.
Il primo Ospedale costruito in Italia con quei criteri futuristici fu: il “Sirai” di Carbonia. Venne edificato 4 anni dopo l’Ospedale di Paimio.

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Buone azioni pasquali, arrivano in vespa per regalare gioia ai ragazzi dell’ass. “Si Può Fare!”

I soci del Vespa Club Andria raggiungono le abitazioni dei ragazzi diversamente abili per donare uova di cioccolato e sorrisi in un momento in cui per loro e ancor più difficile restare a casa

Arrivano in vespa per regalare gioia ai ragazzi dell’ass. “Si Può Fare!”

Stare in casa in questi giorni di restrizioni per via della pandemia in atto è difficile per tutti, in special modo per chi vive uno stato di solitudine perenne, e non solo durante la quarantena forzata. Stiamo parlando di bambini, ragazzi e anche adulti diversamente abili che non sono pienamente coinvolti nella società che si dice “inclusiva”, talvolta solo a parole. Seppur i decreti si siano rivelati di fatto meno restrittivI per le persone “speciali” permettendo l’ora d’aria malgrado circoscritta al proprio quartiere, quando finirà tutto prevarrà, più di prima, l’esigenza di socializzare ed integrare. Il settore delle politiche sociali avrà un gran da fare! In queste settimane i diversamente abili sono forse abituati a più attenzioni da parte dei genitori, di un fratello o sorella che ha più tempo da dedicare a loro, ma dopo, quando il lavoro e la frenesia dei giorni “normali” prenderà il sopravvento, che ne sarà di loro?

Rossella Gissi, presidente dell’ass. Si Può Fare!: «Dovremmo fare sempre affidamento alle preziose associazioni del territorio per sopperire alla mancanza da parte delle istituzioni e della società che fa ancora troppo poco per includere i nostri ragazzi?

Sabato scorso l’iniziativa in atto dal Vespa Club Andria si è rivelata un momento di pura gioia che lascia ben sperare: i soci del Vespa Club Andria in sella alla due ruote hanno raggiunto le abitazioni dei nostri ragazzi per donare loro uova di cioccolato e sorrisi. Ringrazio tutti loro per l’iniziativa e la disponibilità. La mamma di Fabiana (una nostra associata) rivolgendosi ai soci del Vespa Club ha esordito dicendo: “Grazie, ci avete colorato la giornata!”. Ed era effettivamente un momento colorato quello di cui i nostri ragazzi avevano bisogno in questo periodo passato per lo più tra le mura di casa».

La consegna delle uova è avvenuta in concomitanza con la consegna degli alimenti alle famiglie bisognose che vede direttamente impegnato il Vespa club con il gruppo “We help Andria”.

Il presidente del Vespa Club Andria, Carlo Del Mastro: «Grazie alla disponibilità della presidente Rossella Gissi, abbiamo incontrato singolarmente questi nostri fratelli e sorelle per donare loro un uovo di Pasqua. Offrire il simbolo pasquale è stato il motivo per sorprendere questi ragazzi ormai chiusi da oltre un mese e privati della loro vita associativa. È stata una mattinata emozionante: andarli a trovare con le Vespe, la nostra passione, ci ha arricchito e fatto sperimentare una nuova solidarietà. Dalla gratitudine dei loro genitori e dalla reazione dei ragazzi ci siamo resi conto di aver regalato un sorriso in un momento particolarmente sofferto per tutti, a maggior ragione per loro. Talvolta basta un piccolo gesto per rendere grande la giornata di molti».

Le due realtà associative andriesi si sono congedate con una promessa: non appena le condizioni saranno favorevoli, non mancherà l’occasione per far provare l’ebbrezza di un giro in vespa a tutti i ragazzi dell’ass. Si Può Fare! Sarà un raduno “special”!

Da AndriaLive.it-12 ore fa

Pronti a decollare quattro cantieri tra centro e frazioni

Tutti fermi i cantieri dei lavori pubblici, a Bovolone, almeno fino alle nuove disposizioni governative. Nessuna delle opere appaltate dal Comune aveva il requisito dell’urgenza, unica condizione che avrebbe permesso la prosecuzione dei lavori. Tuttavia, la Giunta ha già previsto quali saranno le prime ruspe a rimettersi in moto. «Partiranno i lavori già finanziati e assegnati, ovvero quelli che facevano parte del piano delle opere pubbliche del 2019», annuncia Orfeo Pozzani, assessore ai Lavori pubblici. «Il piano delle opere pubbliche del 2020», aggiunge, «dipende dall’approvazione del bilancio, non ancora avvenuta, e anche dalla conferma dei relativi finanziamenti.

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