MANIAGO. Incentivare l’installazione di pedane per facilitare l’accesso alle attività commerciali di Maniago, attraverso lo stanziamento di contributi: l’ha annunciato in consiglio comunale l’assessore Cristina Querin, ricordando che il progetto è partito in occasione del Campionato del mondo di paraciclismo del 2018 e che ora è tempo di dare nuovo impulso affinché «questa iniziativa possa essere diffusa il più possibile e la città sia sempre più accessibile».
Il piano lanciato due anni fa e che oggi s’intende
potenziare si chiama Maniago-ok. Le prime due pedane erano state installate
all’ingresso del negozio fotografico Fb1 e della cartolibreria Venier. Un
progetto partito dal basso: era nato da un lavoro di squadra che ha visto
coinvolti Comune, Ascom, Lega handicap, coop San Mauro, realtà che dà lavoro a
persone disabili, Anmil e Criba. Consiste nel posizionamento di pedane
all’ingresso delle attività: l’adesione dei commercianti era su base volontaria
e i costi variabili in base a tipologia e dimensioni della barriera
architettonica da superare. L’idea di diffondere questo progetto era nata sulla
base dei risultati di un’indagine sul territorio, da cui è emerso che su cento
attività commerciali ubicate tra largo San Carlo, via Umberto, via Roma,
piazzetta Trento, piazza Italia e via Fabio, trentadue hanno un accesso con un
gradino che supera i 10 centimetri. Una soglia difficilmente superabile in
maniera autonoma. In poche parole, un negozio su tre in città è difficilmente
accessibile per persone non soltanto diversamente abili, ma anche anziane. Ci
sono poi trentasei attività che presentano una soglia alta tra i 2,5 e i 10
centimetri, parametro che indica una certa difficoltà di accesso, e quattordici
che hanno un gradino inferiore ai 2,5 centimetri, che consente il libero
accesso. Altre dieci non hanno barriere architettoniche: l’accesso è a livello
strada.
Ai cittadini, Maniago-ok è piaciuto molto. A inizio 2019, pure il cinema
Manzoni è diventato a misura di persone diversamente abili con l’installazione
di due postazioni per consentire di poter guardare un film in maniera comoda e
adeguata oppure assistere alle iniziative proposte all’interno della struttura.
Una prova tangibile della sensibilità che il territorio dimostra nei confronti
delle persone più deboli. Anche l’amministrazione comunale è attenta al tema e
sta cercando di fare il possibile affinché la città sia capace di dare risposte
puntuali a tutti: maggioranza e opposizione (quest’ultima ha avanzato diverse
richieste in tale senso) stanno lavorando sodo.
di Giulia Sacchi da Messaggero Veneto del
07.03.2020
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