Le attività dei centri diurni socio–riabilitativi e socio-occupazionali a favore delle persone con disabilità non si fermano nonostante le limitazioni necessarie al contenimento della diffusione del Covid-19, che hanno portato dallo scorso 8 marzo alla chiusura temporanea delle stesse strutture.
REGGIO EMILIA. Per non lasciare senza sostegno tante famiglie e cittadini,
l’Amministrazione comunale insieme ad Ausl Reggio Emilia, con la collaborazione
di Fcr e il progetto “Reggio Città senza barriere”, Asp Reggio Emilia
Città delle persone, il Consorzio Oscar Romero e le cooperative sociali
L’Ovile, Coress, Lo Stradello, San Giuseppe, La Bottega del Lavoro, hanno
provveduto a riorganizzare e ridefinire a distanza le attività con nuove
modalità operative.
Sono oltre 500 gli utenti dei 7 Centri Diurni socio-riabilitativi e dei Servizi
socio-occupazionali coinvolti in questa rete di assistenza a distanza.
Dal sostegno emotivo alla cura delle relazioni, dall’ascolto e monitoraggio
delle diverse situazioni alla creazione di percorsi innovativi a sostegno della
cura di sé, piuttosto che per l’acquisizione di nuove abilità, tramite colloqui
individuali con gli utenti (anche supportati dai genitori, se necessario),
sessioni di lavoro a distanza individuali, a coppie o a piccoli gruppi,
connessioni a grande gruppo, oltre alla fornitura in comodato gratuito di
dispositivi tecnologici di interazione nei casi necessari: sono tanti i servizi
che in questi giorni stanno offrendo un sostegno concreto a persone con
disabilità e alle famiglie, mantenendo un contatto costante e continuo in grado
di favorire anche una risposta più veloce e immediata ai diversi bisogni
espressi. Sono oltre 50 le nuove progettualità a distanza avviate in meno di
due settimane.
“Stiamo vivendo un momento difficile, e proprio per questo non dobbiamo
lasciare indietro nessuno – spiega l’assessora alla Città Senza Barriere
Annalisa Rabitti – Con il propagarsi dell’emergenza e la sospensione forzata
delle diverse attività socio-assistenziali, erano tante le preoccupazioni
condivise: per la salute di utenti e operatori, innanzitutto, ma anche per la
difficoltà in cui si sarebbero trovate le famiglie a doversi destreggiare per
un lungo e improvviso periodo di vuoto e solitudine a gestire i propri cari,
qualcuno con un carico assistenziale importante, qualcun altro con criticità di
relazione significative e comportamenti problematici che, nel dover stare in
casa, si acuiscono”.
“Fin da subito ci siamo attivati – aggiunge l’assessore al Welfare Daniele
Marchi – per riorganizzare tutta una serie di servizi e attività che
rispondessero a tutte queste problematiche, coinvolgendo gli operatori in
accompagnamenti e progettualità a distanza, che hanno richiesto creatività,
nuove dimestichezze nell’uso di tecnologie e acquisizione di familiarità con la
relazione e l’accompagnamento a distanza: una prova particolarmente complicata
per servizi che, di norma, giocano sulla vicinanza fisica e sulla
poli-sensorialità della presenza in situazione, la grande parte del proprio
agire educativo”.
Il Responsabile del Servizio sociosanitario dell’Area Disabili Adulti Lucio
Pederzoli evidenzia che “questo innovativo lavoro a distanza si inserisce
nell’ambito di una rilevazione di bisogni che stanno emergendo dal prezioso
lavoro di operatori del Servizio Sociale, dell’Ausl e dei gestori dei Centri
diurni accreditati e per queste situazioni ci impegniamo a trovare risposte
possibili nuove e sostenibili con le attuali risorse a disposizione”.
“Per questo importante lavoro – concludono gli assessori Rabitti e Marchi – il
ringraziamento dell’Amministrazione comunale va agli educatori e al personale
impegnato quotidianamente, che si è messo in gioco reinventandosi e
riorganizzando le diverse attività e dimostrando così una grande competenza e
umanità”.
Alle diverse progettualità avviate dai soggetti istituzionali e dai centri
diurni, infine, si associano anche quelle promosse dai singoli gruppi di tempo
libero, in collaborazione con i conduttori delle attività, per mantenere vivo e
costante il contatto con e tra i 221 utenti coinvolti da queste azioni.
Da Reggio 2000.it del 27.03.2020
Lascia un commento