Riparte la scuola? Si, no, ma…

Riparte la scuola? Si, no, ma…

Da settembre Incuriosire.it riparte con l’intenzione di crescere ancora di più, attirando l’attenzione di un numero sempre maggiore di persone.

Riprende la rubrica “Curiosando” con una riflessione su un tema di stretta attualità, in concomitanza con la riapertura delle scuole che, quest’anno, è particolarmente difficile a causa della sospensione delle lezioni in presenza da marzo, dovuto all’emergenza COVID-19.

I bambini e ragazzi per poter essere meglio inseriti nella difficile e variegata società contemporanea hanno la necessità di confrontarsi, di socializzare con la comunità di altri bambini e ragazzi coetanei. La scuola ha molti compiti, oltre a insegnare deve trasmettere le regole comportamentali per poter convivere ed integrarsi tra loro.

Molti studenti in questo periodo, venendo meno questo confronto quotidiano, si sono abbattuti fino ad arrivare alla depressione. L’isolamento porta a gravissime conseguenze psicologiche che possono essere dei traumi, che si trascineranno per molto tempo. Immagino a coloro che hanno delle difficoltà familiari, che non sono accettati dalla propria famiglia, ma anche agli studenti con disabilità fisica o mentale le problematiche che gli insegnanti dovranno affrontare con la ripresa delle lezioni in presenza. Mi augurio che questi saranno affiancati da psicologi e psicanalisti adeguati.

Gli studi sul COVID-19 dimostrano che è necessario prendere semplici precauzioni. Il distanziamento e il lavaggio delle mani spesso. Precauzioni abbastanza semplici da rispettare; con la vigilanza di osservatori esterni. Il governo italiano sta cercando di far ripartire le scuole dopo 6 mesi in cui sono state fatte promesse ed a pochi giorni dalla riapertura non si sa ancora nulla di sicuro.

In questi 6 mesi di isolamento, oltre ad organizzare le lezioni da remoto, il governo avrebbe dovuto e potuti migliorare la messa in sicurezza degli edifici scolastici ed essere ancora più lungimirante migliorando l’accesso degli stessi che troppo spesso è carente. L’accessibilità alla scuola è fondamentale per avere un futuro più integrato e soprattutto con meno pregiudizi verso la diversità.

Comunque a tutti i bambini e i ragazzi auguro una buona ripresa.

Di Antonio Capoduro
Incuriosire.it il 9 settembre 2020

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