Scuola “Dino Compagni”, manca la rampa di accesso per i disabili

Scuola “Dino Compagni”, manca la rampa di accesso per i disabili

L’assessore Funaro alla scuola. «Basta polemiche, l’accesso da via Don Verità è privo di scalini e può essere utilizzato da tutti».

FIRENZE. Riflettori ancora una volta accesi sulla scuola media Dino Compagni, il nuovissimo istituto che è appena stato ricostruito dall’amministrazione comunale adeguandolo a tutte le più recenti innovazioni in tema di edilizia scolastica. E il tema resta quello della mancanza di una rampa per disabili al posto dell’elevatore scelto per superare la barriera architettonica di una scalinata di uno dei tre ingressi del nuovissimo edificio. A sollevare il problema la mamma di un disabile che frequenta la scuola: l’elevatore non può essere utilizzato in modo autonomo e questo finisce per essere un’ulteriore «discriminazione» in uno dei momenti di maggiore socializzazione come l’uscita da scuola per il ragazzo che frequenta la prima media. A ribadire la denuncia, chiamando ancora una volta in causa l’amministrazione comunale, è stavolta «Striscia la notizia». Come è possibile che un edificio scolastico che è stato abbattuto e ricostruito e nel quale sono stati investiti 12 milioni di euro presenti una simile anomalia? La risposta è dell’assessore all’istruzione Sara Funaro: «Vorrei chiarire – ha spiegato – che la scuola Dino Compagni è, a norma di legge, priva di barriere architettoniche. La scuola ha tre accessi: uno dal parcheggio, munito di ascensore, da via Centostelle, uno da via Don Verità privo di qualsiasi scalino e infine quello con scalinata ed elevatore da via Sirtori. Tre ingressi, quindi, che sono privi di barriere architettoniche, in ogni modo accessibili a tutti». Ma l’assessore Funaro ha una risposta anche per la mamma che lamenta una ulteriore discriminazione del figlio causata dall’utilizzo non indipendente del famoso elevatore. «Ho più volte fatto presente sia alla dirigente scolastica che in provveditorato la necessità di tenere aperto per tutti i bambini tutti e due gli ingressi. Fra l’altro sarebbe utile per distribuire sui due ingressi anche il traffico legato agli ingressi e alle uscite degli alunni dall’istituto». Netta la risposta anche sulla famosa rampa che era stata provvisoriamente installata a lato della scalinata d’ingresso di via Sirtori. «Abbiamo sempre detto che si trattava di un passaggio temporaneo che era stato richiesto dalla scuola per consentire al personale di organizzarsi per l’utilizzo dell’elevatore». E non poteva essere diversamente perché – spiega sempre Funaro – i tecnici ci hanno sempre detto che per una rampa dall’inclinazione regolamentare sarebbero stati necessari almeno 40 metri di lunghezza. Troppi per l’ingresso di via Sirtori. (Pa.Fi.)

Da La Nazione del 30.12.2019



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