«Vogliamo provare a proporvi una serie di modalità alternative per far fronte a questo momento critico – scrive il formatore Marco Pontis – e per cercare di continuare a supportare tutte le famiglie di persone con disabilità. In tante situazioni, infatti, è possibile proseguire gli interventi educativi, riabilitativi e abilitativi in atto, tramite skype, videochiamata o attraverso altri sistemi, ma sempre utilizzando tutte le misure igienico-sanitarie suggerite dai Decreti del Governo di questi giorni».
«Ci troviamo di fronte a un’emergenza sanitaria che non può e non deve essere
sottovalutata, è un momento molto difficile per tutti noi e ancor di più per le
famiglie di persone con disabilità complesse. Vi siamo vicini e con questa
comunicazione vogliamo provare a proporvi delle modalità alternative per far
fronte a questo momento critico e per cercare di continuare a supportare tutte
le persone di cui ci prendiamo cura quotidianamente»: si rivolge direttamente
ad educatori, insegnanti, psicologi, pedagogisti, psicoterapeuti, assistenti e
terapisti che lavorano quotidianamente per e con i ragazzi con disabilità e le
loro famiglie, il formatore Marco Pontis*, che segnala come, ad esempio, «in
tante situazioni sia possibile proseguire gli interventi educativi,
riabilitativi e abilitativi in atto, tramite skype, videochiamata o attraverso
altre modalità alternative, ma sempre utilizzando tutte le misure
igienico-sanitarie suggerite dai Decreti del Governo di questi giorni». «Vi
invito dunque a proseguire il vostro preziosissimo lavoro di supporto –
aggiunge -, stando comunque, in vari modi, a fianco delle tante famiglie che in
questo momento si trovano in fortissima difficoltà».
Nell’elencare poi una serie di risorse utili e gratuite (disponibili a questo
link), Pontis sottolinea che «in particolare alcune persone con disturbi dello
spettro autistico e altre disabilità complesse potrebbero faticare ad accettare
cambi di routine/regole/abitudini, come quelli imposti dalla situazione
attuale, mettendo in atto comportamenti disfunzionali o problematici: è
pertanto nostro dovere cercare di aiutarli, anche a distanza, attraverso
strumenti evidence-based [“basati sull’evidenza”, N.d.R.] come la scomposizione
visiva del compito (task analysis) o le storie sociali, per spiegare in modo
efficace e personalizzato, ad esempio, perché è necessario stare a casa, perché
è fondamentale lavare le mani in modo corretto, perché non è più possibile
andare a scuola o al Mc Donald’s e così via».
«Anche a distanza – conclude -, possiamo aiutare i genitori a realizzare
diversi supporti visivi specifici per i propri figli o a realizzare sessioni di
gioco, attività ludiche e ricreative, strumenti didattici ed educativi». (S.B.)
* Marco Pontis è formatore per il Centro Studi Erickson di Trento, oltreché
responsabile della Cooperativa Sociale CTR (Comunicazione Territorio
Relazioni)-Nuove abilità per l’autonomia e l’inclusione di Cagliari e docente a
contratto di Pedagogia e Didattica Speciale delle Disabilità Intellettive e dei
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo alla Libera Università di Bolzano.
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’elenco di risorse utili e
gratuite selezionate da Marco Pontis. Per ulteriori informazioni e
approfondimenti: marcopontis@gmail.com.
Da Superando.it del 12.03.2020
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