Il 29 maggio è stata una data importante per il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, perché era il giorno del suo 27° compleanno e della riapertura al pubblico dopo il lockdown. Anche se durante l’emergenza il museo ha continuato le sue attività, organizzando visite ed iniziative virtuali. Ritenuto da molto tempo un punto di riferimento, sia nazionale, sia internazionale, per l’educazione estetica delle persone non vedenti e ipovedenti, l’Omero è uno spazio unico e senza barriere, dove tutti possono conoscere l’arte attraverso il tatto.
All’interno del museo sono esposte circa 300 opere fra copie
dal vero di arte antica e moderna, sculture originali di arte del Novecento e
contemporanea, modelli architettonici in scala e modelli volumetrici, reperti
originali di archeologia. Tra le opere più importanti riprodotte: “La Pietà” e
“Il Mosè” di Michelangelo, sculture di Giorgio De Chirico, Marino Marini e
Arnaldo Pomodoro. Inoltre si possono ammirare alcuni modellini, come il Duomo
di Firenze e la Basilica di San Pietro.
Durante la pandemia, nonostante le difficoltà e le ristrettezze, il Museo
Tattile Statale Omero è riuscito ad organizzare un’edizione speciale della
propria tradizionale “Biennale – Cultura e Culture senza barriere”. La
manifestazione è nata nel 2013 con lo scopo di favorire l’integrazione
scolastica e sociale delle persone con disabilità e di quelle svantaggiate
perché provenienti da altre culture, attraverso la valorizzazione dell’arte e
dei beni culturali. Finora sono state coinvolte oltre 1.500 istituzioni
culturali.
Sulla base di quest’esperienza, l’edizione speciale appena conclusa è stata
promossa affinché tutti i musei e i luoghi di cultura si organizzassero in modo
da proporre iniziative digitali accessibili alle persone con disabilità. Il
Museo Omero consiglia di usare video con sottotitoli per persone sorde,
descrizione audio per le persone con disabilità visiva e testi chiari e ad alta
leggibilità per persone con disagio mentale. Grazie alla collaborazione con il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, alla proposta
hanno aderito molti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera di Milano, la
Certosa e il Museo Nazionale di San Martino di Napoli, l’Archivio di Stato di
Ancona, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata e il Palazzo delle
Esposizioni di Roma.
Il museo di Ancona ha potuto essere il carro trainante di questo importante
progetto grazie alla sua esperienza pluriennale. “Grazie alle risorse della
rete – dice il presidente dell’Omero, Aldo Grassini – il museo è riuscito a
mantenere la sua peculiarità, cioè offrire a tutti, in particolare ai disabili
visivi, la possibilità di compiere un’esperienza estetica nuova, fondata
sull’approccio tattile, oltre che visivo, con alcuni capolavori dell’arte”.
Nonostante la riapertura al pubblico, regolamentata dalle normative e dalle
limitazione del Covid-19, il museo intende proseguire almeno per tutto il mese
di giugno le attività online rivolte alle persone con disabilità.
di Anna Maria Gioria da InVisibili del 06.06.2020
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