GTI, Guide Turistiche Italiane ha realizzato alcuni progetti per far fruire le città d’arte a disabili motori, visivi, uditivi. Come l’itinerario che porta a scoprire Lecce ai non vedenti
Per le persone con disabilità spesso muoversi è disagevole, e a essi viene negata anche la possibilità di visitare città e luoghi culturali, insomma di fare turismo. Per rendere accessibile a tutti il nostro patrimonio paesaggistico e culturale GTI, Guide Turistiche Italiane, associazione di categoria che siede ai tavoli ministeriali, ha elaborato una serie di progetti mirati alla fruizione delle città d’ arte alle persone con diversi tipi di disabilità, motorie, visive, auditive, cognitive. In Puglia un progetto su Lecce dedicato agli ipovedenti. Recente, il debutto di tour mirati a Roma, tra Musei Capitolini e Campidoglio, con Viaggiare nella storia; a Firenze, col percorso museale su Michelangelo, con DaviInSegna; a Sabbioneta (Mantova), con Rotelle in pendenza; a Napoli, con l’Arte di star bene. Tour differenti realizzati da guide formate e supportate da associazioni e interpreti Liss. «L’accessibilità non è un concetto attuabile secondo un formato standard, ma va praticato con lo studio e le competenze e costruito secondo una specifica ‘architettura’» spiegano il Presidente nazionale, Simone Fiderigo Franci, e la vice, Claudia Sonego. «Oltre al mare e alla montagna ci sono città d’arte e borghi, spesso di difficile perlustrazione. Ciascuna realtà può essere smussata e ciascuna disabilità richiede una differente e particolare formazione da parte delle guide professioniste. L’abbattimento delle barriere architettoniche è solo uno degli obiettivi da raggiungere. Bisogna andare oltre il concetto di ‘attrezzatura’. La vera scommessa è rendere il turismo un valore universale, senza esclusioni». GTI ha nei mesi scorsi ha aderito al network Disabilty Pride-Italia. Ha presentato i progetti anche al TTG di Rimini di ottobre.
Con il progetto ‘Lecce Città Frolla’ GTI – Guide Turistiche Italiane ha vinto il bando “Tourism4All”, finanziato dal programma interregionale Italia – Croazia 2014/2020 per la prestazione di servizi e l’ospitalità accessibile lungo i cammini culturali pugliesi, nella fattispecie Materano, Via Francigena, Via Sallentina e via Leucadense. Un tema caro a GTI, che sull’accesso inclusivo al patrimonio sta puntando moltissimo, con formazione continua dei propri soci e percorsi museali sperimentati in Toscana, Lazio e Lombardia.. ‘Lecce Città Frolla’, rivolto principalmente a ipovedenti e non vedenti, consiste in un itinerario culturale che, col metodo Peraltravia – Anotherway, si snoda da Porta Napoli a Santa Chiara passando per Via Palmieri, Piazza Duomo, Santa Irene, Chiesa del Gesù, Santa Croce, Piazza Sant’Orozio. Debutto, a primavera. Come spiegano Angela Acquaviva. Lucia Sardi e Rosanna Vicinanza, che lo hanno redatto, il presupposto è che contrariamente a quanto si pensa, chi non vede non fa esclusivo affidamento sul tatto. «Al contrario» sottolineano le guide «si possono sollecitare e attivare tutti i sensi, quindi udito, olfatto, gusto, fondamentali per entrare in relazione con l’arte, nelle sue varie espressioni». Grande soddisfazione in ‘casa’ GTI. «I disabili sono viaggiatori. I loro limiti, sono quelli di una società che non cambia i propri parametri. Ma è giusto ricordare che sono consumatori, hanno curiosità, passioni, conoscenze. E l’arte deve essere alla portata di tutti. Del resto da sempre si organizzano tour differenziati in ogni ambito a seconda che i fruitori siano adulti, anziani, bambini. Deve diventare normalità occuparsi in maniera ordinaria anche dei disabili».
da Famiglia Cristiana del 6/12/2020
Lascia un commento