Ci sono ancora tante barriere architettoniche in città, ma il piano per eliminarle progressivamente va avanti. Nella più recente seduta, il consiglio comunale ha approvato il Peba (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) redatto dai tecnici incaricati Aldo Giuseppe Scarpa e Murielle Drouille – Scarpa, acquisito al protocollo comunale un anno fa e costituito da relazione, mappa degli edifici, valutazione dell’accessibilità di vie, piazze e aree verdi, interventi previsti sugli spazi pubblici .
L’iter per rendere la città più accessibile a chi ha problemi di deambulazione e mobilità non sarà breve: come precisa la delibera consiliare, “per la realizzazione delle opere previste dal Peba si procederà con successivi provvedimenti. Successivamente all’approvazione, il Peba dovrà essere trasmesso alla Regione Veneto”.
I tempi non saranno dunque rapidissimi per arrivare alla fase esecutiva, ma diversi passaggi sono già stati compiuti, come l’adozione del Peba da parte della giunta Miatto lo scorso marzo e ancora prima il processo di partecipazione pubblica espletato con l’invio di questionari a cittadini, commercianti e associazioni e un “Focus Group” svolto nella sede della Polizia locale.
Intervenendo
in consiglio comunale per illustrare il Peba, l’architetto Scarpa spiegò tra le
altre cose che “abbiamo dato a ciascuno dei 41 edifici comunali un livello di
priorità. Gli immobili che più necessitano di interventi sono la biblioteca
civica e le scuole elementari Costella, Zanette e Pascoli. Un secondo livello di priorità ce
l’hanno altre scuole materne: Santa Giustina, San Giacomo, Zavrel e Collodi, la
media Da Ponte, il museo del Cenedese e l’oratorio, il centro giovani Città di
Criciuma”.
Per quanto riguarda la sicurezza degli attraversamenti pedonali, il quartiere
che presenta le maggiori criticità è secondo i progettisti San Giacomo di
Veglia, in particolare in via Caviglia e via Isonzo.
Da Qdpnews-30 giugno 2020
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